28 luglio 2006
COLORADO SPRINGS (COLORADO - U.S.A.) - DAL CARCERE CONFESSA 49 OMICIDI
Era stato arrestato nel 1995 e incriminato per l'omicidio di una adolescente avvenuto quattro anni prima. Ma una volta in carcere ha confessato di avere commesso altri 48 assassinii in almeno 9 Stati a partire dal 1970. Un record che porrebbe Robert Charles Browne, 58 anni, ai vertici della graduatoria dei serial killer della storia criminale americana. Una verità, quella raccontata da Browne e rivelata solo oggi, che gli investigatori da alcuni anni stanno ancora finendo di verificare, ma che secondo gli investigatori avrebbe molte possibilità di fondamento, essendo già stati trovati molti riscontri su alcuni degli episodi raccontati dal detenuto. Robert Browne, era stato messo in carcere per aver ucciso la tredicenne Heather Dawn Church, rapita dalla sua casa di Black Forest nel settembre del 1991. Di lei non si era più saputo nulla fino al 1993, quando erano stati ritrovati i resti del suo cadavere. Arrestato e più volte interrogato dagli agenti, Browne ha poi deciso negli anni seguenti di rivelare di essere l'autore di una sfilza di omicidi commessi nell'arco di 30 anni, partendo dall'assassinio di un soldato nella Corea del Sud, nel 1970, per terminare appunto con l'uccisione della giovane Heather, episodio che ha portato al suo arresto. Su di lui, oltre l'accusa di omicidio, pende anche quella di violenza carnale su molte delle vittime, strangolate e accoltellate dopo essere state obbligate ad avere rapporti sessuali con lui. Se tutti gli episodi denunciati da Browne dovessero essere confermati, si porrebbe al di sopra di Gary Leon Ridgway, noto come il killer di Green River, nella macabra graduatoria degli assassini seriali. Ridgway è stato infatti accusato di avere ucciso 48 donne. Sono invece state 33 le vittime di un altro famoso serial killer, John Wayne Gacy, che ha ucciso 33 giovani uomini e ragazzi.
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14 luglio 2006
OAKLAND COUNTY (MICHIGAN - U.S.A.) - IL DOTTOR MORTE NON ACCETTA LA SUA "DOLCE MORTE"
Jack Kevorkian, 78 anni, il medico statunitense paladino dell'eutanasia che ha aiutato a morire oltre 130 persone, è gravemente malato e probabilmente non vivrà a lungo. Nella sua cella dove sta scontando la condanna per omicidio ha però fatto sapere che non intende avvalersi della dolce morte.
Nel 1999 il Dottor Morte, così soprannominato dai media, è stato condannato per omicidio di secondo grado e di conseguenza inviato in prigione, dove dovrebbe scontare dai 10 ai 25 anni. La sua salute è però in rapido declino, tanto da compromettere le possibilità che venga rilasciato sulla parola, e ha detto che, probabilmente, non vivra' ancora a lungo. Alla stampa locale, Kevorkian ha confessato di essere tuttora favorevole al suicidio assistito di malati terminali, ma che si tratta di un'opzione che non è pronto a contemplare, nonostante le proprie gravi condizioni. Recenti documenti legali lo descrivono infatti come un "cadavere ambulante" che può "a malapena camminare e non ha piu' le energie per leggere o scrivere".
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10 luglio 2006
LECCO (ITALIA) - L'INFERMIERA KILLER CONDANNATA A 20 ANNI DI CARCERE
Sonya Caleffi, l'infermiera dell'ospedale di Lecco accusata di aver ucciso dodici pazienti e aver tentato di fare altrettanto con altri tre, praticando letali iniezioni di aria, è stata condannata a 20 anni di carcere. L'infermiera, in aula, apparentemente tranquilla, in un breve intervento ha voluto chiedere scusa per quanto accaduto. Si era costituita ai carabinieri il 16 dicembre 2004. I suoi legali avevano chiesto il proscioglimento mentre l'accusa aveva chiesto la condanna a trent'anni. Divorziata, 36 anni, Sonya Caleffi lavorava come infermiera all'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Le sue vittime erano tutte persone anziane, gravemente ammalate, pazienti in fase preterminale. L'infermiera confessò di averli uccisi con iniezioni di aria, tra il primo settembre e il 10 novembre del 2004. Le prime voci di morti sospette circolavano nell'ospedale lecchese già dall'estate 2003. Una significativa coincidenza: nel reparto Medicina 1 il tasso di mortalità era incredibilmente salito dopo l'assunzione dell'infermiera.
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7 luglio 2006
BARCELONA (SPAGNA) - INDAGINI SU SERIAL KILLER DI ANZIANE PORTA ALL'ARRESTO DI 1 DONNA
Una donna, sospettata di poter essere una serial killer che avrebbe ucciso diversi anziane nella zona di Barcelona, è stata arrestata dalle forze di polizia catalane. Le stesse autorità avevano già fatto un appello alle donne anziane, invitandole a fare molta attenzione, poichè si stava cercando una donna di mezza età che dopo aver amichevolmente avvicinato donne anziane, ne conquistava la fiducia per poi strangolarle in casa. La killer avrebbe colpito tre volte nel mese scorso e probabilmente un'ultima volta anche lunedi scorso. Le tre vittime, di 76, 83 e 95 anni, sono state trovate tutte nelle loro case e sarebbero state uccise con la stessa modalità. |