NEWS gennaio 2008

In questa sezione troverete le ultime notizie riguardanti i serial killer nel mondo. Costantemente aggiornato con le agenzie di tutto il globo, con curiosità, processi, esecuzioni, arresti o.. nuovi serial killer.

____________________________________________________________________________________________

LEGGI LE ALTRE NEWS DI SERIALKILLERS.IT

____________________________________________________________________________________________

29 gennaio 2008

FIRENZE (ITALIA) - MOSTRO DI FIRENZE, "MANDANTE" CONDANNATO ALL'ERGASTOLO
Il pm Paolo Canessa ha chiesto l'ergastolo per Francesco Calamandrei, l'ex farmacista di San Casciano Val di Pesa (Firenze), 66 anni, a giudizio con l'accusa di essere il mandante degli ultimi quattro degli otto duplici omicidi legati al mostro di Firenze. Calamandrei ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato: per questo in caso di condanna all'ergastolo, la pena verrà ridotta a 30 anni di reclusione. L'ex moglie di Calamandrei, Mariella Ciulli, oggi interdetta sulla base di perizie psichiatriche, nel 1988 raccontò ai carabinieri che l'ex marito conservava in casa una pistola e qualcosa che aveva a che fare con i duplici omicidi e nel 1991 scrisse un memoriale nel quale affermava che il marito era «un soggetto malato rovinato dalla frequentazione di un certo gruppo di persone». Inoltre la donna dichiarò che la notte dell'ultimo duplice omicidio (8 settembre 1985 a Scopeti) Calamandrei presentava ferite al volto e agli arti. Nel corso delle udienze precedenti, il pm aveva affermato che nei duplici omicidi legati al mostro di Firenze c'era un secondo livello, oltre a quello dei «compagni di merende» Pietro Pacciani, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, formato da un gruppo di professionisti, tra i quali un dermatologo, un ortopedico, un imprenditore, un orafo e il medico perugino Francesco Narducci (scomparso nel 1985 e la cui morte è oggetto di un'inchiesta della procura di Perugia), che partecipavano a festini con le prostitute procurate dal gruppo di Pacciani. Per l'accusa, Calamandrei avrebbe pagato per avere parti di corpi femminili asportate durante alcuni dei duplici omicidi e sarebbe stato il legame fra i compagni di merende e i festini.

28 gennaio 2008

ST. PETERSBURG (FLORIDA - U.S.A.) - TROVATI 8 SCHELETRI, E' CACCIA AL SERIAL KILLER
Arcadia Street porta fino ad un boschetto fitto, chiuso tra la zona industriale di Fort Myers e l'autostrada. Una zona poco frequentata, terreno di scambio tra malavitosi e deposito di resti di animali. Alle 10.30 del 23 marzo di un anno fa, un funzionario incaricato di eseguire un sopralluogo si inoltra fra gli alberi e scorge «qualcosa» che spunta tra le foglie: è un teschio. E non sarà l'unico. Prima del tramonto la polizia scopre i resti scheletriti di almeno otto individui. La Omicidi chiede aiuto alla Scientifica, convoca specialisti, ingaggia periti che hanno lavorato sulle vittime dell'11 settembre. Ad un antropologo forense è affidato il compito di «leggere le ossa», ad un botanico l'analisi del terreno, all'unità «scomparsi » l'esame delle denunce. Le persone sono state assassinate tra la fine del 1980 e il 2000. Sono di razza bianca o ispanica; tutti, con l'eccezione di uno, hanno una buona dentatura; la loro età è compresa tra i 20 e i 40 anni. Non c'è traccia di vestiti né di un anello o di una collanina. Nulla che possa fare da gancio per l'inchiesta, affidata ai sergenti Jennifer De Soto e Barry Lewis. La polizia, come spesso accade nei casi freddi, si affida ai miracoli del laboratorio e all'aiuto dei cittadini. Vengono lanciati appelli in tv, si spera che qualche parente di scomparso si faccia vivo. Sarà il test del Dna a confermare l'esistenza di un legame. È così che il sergente De Soto arriva al primo break nell'indagine. A novembre la Scientifica conferma che due degli scheletri appartengono a Erik Kohler e John Bevlins, due ventenni scomparsi nel 1995. Non si conoscevano tra loro, l'unico punto in comune una vita da vagabondi, tra denunce e piccoli crimini. Avevano rotto i ponti con la famiglia, nessuno li cercava. Il profilo delle prime due vittime e la cattiva dentatura di uno degli scheletri spinge i poliziotti a pensare che il killer abbia scelto i suoi obiettivi tra quanti vivono al margine della società. Una delle piste è quella che porta al «sentiero del maiale selvatico». Sembra il titolo di una favola è invece la storia truce di un serial killer, Daniel Conahan, in prigione per l'uccisione di un giovane. Gli inquirenti non escludono che sia coinvolto in almeno altri cinque omicidi che presentano analogie con la vicenda degli scheletri. E una mancata vittima è stata trascinata da Conahan in una zona boscosa vicina ad Arcadia Street. Il presunto killer ha sempre respinto ogni accusa denunciando di essere perseguitato perché gay.

11 gennaio 2008

DAYTONA (FLORIDA - U.S.A.) - DAYTONA BEACH SERIAL KILLER FA UN'ALTRA VITTIMA
C'è una buona possibilità che il Daytona beach serial killer abbia colpito ancora. E' quanto venuto alla luce dopo il ritrovamento di un cadavere nei boschi vicino la spiaggia di Daytona. La polizia è stata reticente fino a quando, qualche giorno fa, ha confermato che la vittima è decisamente vicina alla tipologia preferita dal killer. L'ultima vittima sarebbe una ragazza di 30 anni, Stacey Gage. Sua nonna era stata l'ultima ad averla vista quando il 10 dicembre si era allontanata da casa dicendo che sarebbe rientrata presto. Il ritrovamento è avvenuto mercoledi scorso quando un agente ha fatto la macabra scoperta, insospettito da un nauseabondo odore che proveninva dalla boscaglia. Le causa di morte è ancora da chiarire e secondo il primo sopralluogo, il cadavere risale a circa un mese fa. Stacey Gage è stata identificata attraverso le impronte digitali. Pur non avendo precedenti per prostituzione, cosa che avevano in comune tutte le altre vittime del serial killer, aveva avuto problemi con la polizia per droga. Le indagini tuttavia sono appena cominciate e la polizia sta cercando informazioni su chi abbia potuto vederla quella sera alla guida del suo van, un Plymouth Voyager, non ancora ritrovato. Oltre a Gage, altre due ragazze potrebbero essere collegate all'assassino. Si tratta di Lulie Green, Laquetta Gunther e Iwana Patton. Green e Gunther furono ritrovate nel dicembre 2005 mentre Patton nel febbraio 2006. Per loro le indagini sono ancora in corso.