Quello che avete sentito su Aileen Wuornos è vero. Fu una prostituta ed uccise sette uomini in Florida. Benché di donne serial killer non ce ne siano molte, siamo comunque abituati ad un modus operandi diverso rispetto a quello che adottò la Wournos; generalmente le loro vittime sono membri della famiglia o conoscenti, e nella maggior parte delle volte vengono avvelenati, la Wuornos uccise degli estranei con un’ arma da fuoco. Inoltre, era dedita alla prostituzione in modo esagerato. Nacque il 29 febbraio del 1956 da Aileen Carol Pittman. Una delle poche cose buone dell’adolescenza, ironia della sorte, fu che il padre naturale, Leo Dale Pittman, non lo conobbe mai. Pittman era uno psicopatico, il suo gioco preferito era quello di legare per la coda dei gatti e scaraventarli lontano, ma la cosa più grave che fece fu quella di molestare diverse bambine e questo lo portò in prigione nel 1969. La madre Diane, sposò Pittman all’età di 15 anni ed ebbe da lui due figli: Aileen e Keith.
Nel 1960 abbandona Aileen e il fratello Keith dai nonni Lauri e Britta Wuornos che nel 1960 decisero di adottarli legalmente. L’ambiente familiare in cui vive però, non è dei migliori infatti suo nonno Lauri Wuornos è un alcolizzato, severissimo con i bambini, ricorre spesso a punizioni corporali molto severe. All'età di sei anni, Aileen resta ustionata al volto mentre cerca di appiccare il fuoco con una bomboletta, insieme a Keith. Ebbe dei rapporti sessuali, forse i primi, con suo fratello. All’età di 12 anni Aileen scopre la verità circa sua madre e probabilmente il fatto la segnerà psicologicamente a vita. L’anno successivo rimase incinta ma abortì. Nel giro di pochi anni, i pochi parenti che ha avuto in vita sua, scompaiono per varie cause lasciando Aileen sola e allo sbando più totale. Nel luglio del 1969 sua nonna, ormai anche lei dedita all’alcolismo, muore. Pochi anni dopo anche suo nonno muore. L’unica persona che le rimane è suo fratello Keith, ma anche lui morì di cancro alla gola. Dopo la morte dei suoi familiari inizia a fare sesso con chiunque ma soprattutto lascia la scuola. Quando Aileen aveva 20 anni conobbe un uomo molto ricco di 69, che la sposò. Il matrimonio però durò poco, suo marito ne chiese lo scioglimento dopo che la Wournos lo aggredì violentemente. Da qui l’inizio del degrado: incominciò a prostituirsi, a bere, a commettere rapine nei negozi.
Siamo nel 1989, e a Richard Mallory gli piace la bella vita e gli piace anche provare sempre delle nuove sensazioni. Lavora in un negozio di elettronica in Florida, beve, è un paranoico e fa sesso con chiunque tanto che ha già dovuto cambiare la serratura del suo appartamento ben otto volte negli ultimi tre anni. Spesso per potersi divertire come piace a lui scompare per qualche giorno, così che nel dicembre del 1989 quando non apre il negozio, nessuno presta attenzione a ciò, fino a quando non viene ritrovata da due ragazzi la sua macchina, una “Cadillac” del 1977 sull’Interstate 95 a Daytona, in Florida. Dalla decomposizione delle mani si fa risalire la sua morte ad almeno 13 giorni prima. Il suo assassino gli ha sparato tre colpi con una calibro 22. Seguirono duri mesi di indagini ma con scarsi risultati, poi i sospetti caddero su di una ragazza di nome Chastity. La ragazza aveva detto ad un suo amico di aver partecipato ad una festa dove era presente anche Mallory, e di essere stata lei ad ucciderlo. Quando gli investigatori arrestarono la ragazza, scoprirono che quest’ultima quando fece quella confidenza all’amico era ubriaca e che era estranea ai fatti.
Il primo giugno dell’anno dopo (1990) venne ritrovato il corpo senza vita di un altro uomo in Citrus County, sempre in Florida, a 40 miglia a nord di Tampa. La vittima viene identificata il 7 giugno come David Spears di 43 anni di Saratosa. Spears faceva il camionista, partì il 19 maggio per un lavoro ad Orlando ma non vi arrivò mai. Il suo camion fu ritrovato nei pressi dell’Interstate 75 con le portiere aperte e senza targa. A Spears gli furono sparati dei colpi con una calibro 22, ed accanto al corpo fu ritrovato un preservativo.
Il 6 giugno a Meanwhile, trenta miglia a sud della contea di Pasco, viene rinvenuto il corpo di un uomo nei pressi dell’Interstate 75. E’ in avanzato stato di decomposizione, tanto che i medici che lo esaminano non possono procurarsi le impronte necessarie per la sua identificazione e non riusciranno a datare il periodo esatto del suo decesso, arriveranno solo a stabilire che era morto a causa dei colpi di una calibro 22. Il detective Tom Muck, che si occupa del caso, soltanto in seguito riuscirà a stabilire che si tratta di Charles Carskaddon.
Il 4 luglio del 1990 una macchina sbanda ed esce di strada sulla State Road 315 nei pressi di Orange Sprigs, in Florida. Chi assiste all’incidente è la signora Ronda Bailey seduta nella sua veranda, vede due donne scendere dall’automobile, scagliarsi delle lattine di birra e lanciarsi delle imprecazioni. Si avvicinano a lei: la donna bruna rimane in silenzio, la bionda che è sanguinante, le dice di non chiamare la polizia adducendo a delle blandi scuse, salirono nuovamente in macchina e se ne andarono. Erano Aileen Wournos e la sua amante complice Tyria Moore.
Hubert Hewett di Orange Springs, un volontario del dipartimento nota che c’è una macchina guasta con due donne a bordo, le offre aiuto, ma queste lo respinsero con toni decisi. Dopo qualche giorno viene rinvenuta una macchina con i vetri in frantumi, la polizia fa una breve indagine e scopre che il proprietario dell’auto altri non era che Peter Siems, scomparso il 7 giugno all’età di 65 anni mentre si stava recando in Arkansas.
La mattina del 30 luglio scompare Troy Burress; nel pomeriggio non vedendolo ritornare dal suo giro di consegne, il datore di lavoro lancia l’allarme della sua scomparsa. Alle 4:00 del mattino lo sceriffo trova il furgoncino di Burress sulla State Road 19, ma di lui nessuna traccia; fu ritrovato cinque giorni dopo, identificato solo grazie alla fede nuziale, visto il suo avanzato stato di decomposizione. Causa del decesso: due colpi di una pistola calibro 22. Ma anche questa volta non si riescono a trovare tracce concrete per identificare l’assassino.
L’investigatore Dick Humphreys appartiene ai corpi speciali, fa parte della squadra contro gli abusi e i crimini sugli adolescenti in Florida. Festeggia i suoi 35 ani di matrimonio il 10 settembre, l’11 settembre scompare misteriosamente. Il suo corpo viene rinvenuto il giorno dopo, massacrato con diversi colpi di pistola calibro 22. La mattanza però non è finita. Qualche mese dopo la scoperta di quest’ultimo assassinio viene rinvenuto nella contea di Dixie un corpo completamente nudo. Era Walter Gino Antonio, un camionista. La perizia stabilisce che era stato ucciso almeno un giorno prima con quattro colpi di calibro 22. Finora nessuno aveva mai collegato tutti questi omicidi tra loro, ma al capitano Steve Binegar viene il sospetto che la mano responsabile della morte di queste persone fosse sempre e solo la stessa. Non solo, dopo tutti questi omicidi gli investigatori erano sicuri che nessuno ormai si fermava più a dare passaggi agli autostoppisti, e che quindi chi poteva essere considerato al di fuori di ogni sospetto poteva solo essere una donna. Le indagini si indirizzano verso questa nuova direzione ed i frutti non tardano ad arrivare. Poi viene collegato lo strano incidente avvenuto qualche tempo prima, così Il Capitano Steve Binegar decise di inoltrare tramite stampa la notizia che due donne potevano essere implicate negli omicidi e che erano ricercate. Le segnalazioni sulle donne iniziarono non solo ad arrivare, ma a farsi sempre più pressanti.
Chi gli aveva affittato un anno prima la roulotte (sotto i nomi di Tyria Moore e Lee) chi aveva dato loro lavoro presso il suo motel; un altro che scelse l’anonimato disse che le donne, di cui una bionda erano dedite alla prostituzione e che erano lesbiche. Tutto questo per gli investigatori fu di grande importanza, ma le donne sono abbastanza scaltre, infatti i nomi che ogni volta usano appartengono a donne realmente esistenti e con fedine penali sporche, e questo facilita la loro fuga. Ma poi Aileen fa uno sbaglio: lascia la sua impronta insanguinata in un auto della vittima, così i poliziotti riescono a risalire alle sue impronte digitali e inserendole nel computer scoprono che tutti i nomi finora trovati appartenevano ad un’unica persona: Aileen Carol Wuornos.
Aileen inizia ad essere ricercata il 5 gennaio del 1991. L’8 gennaio due agenti sotto copertura, fingendosi degli spacciatori riescono ad intercettare la donna, ma per futili motivi la perdono, qualche giorno dopo in pub riescono ad adescarla, cercano di farla bere e poi farla confessare ma qualcosa va storto e sono costretti ad arrestarla (userà il nome di Lory Grody) per acquisto illegale di armi da fuoco. Non hanno prove per incriminare Aileen degli omicidi commessi, serve l’altra ragazza Tyria Moore, che riveli l’identità dell’assassino. Sorprendetemente la ragazza non si trova, ha lasciato definitivamente Aileen perché tropo violenta. Il 10 gennaio però la ragazza viene trovata. Portata in centrale è decisa a collaborare, ha troppa paura di Aileen. Viene condotta in un motel e messa in comunicazione telefonica con Aileen, parlano per tre giorni ma le domande pressanti di Tyria circa gli omicidi insospettiscono la donna, che decide comunque di confessare per non voler implicare la sua amata nelle cose che aveva fatto lei. Ha inizio la sua confessione. Ha ucciso sempre per legittima difesa rivela, assurda era la sua dichiarazione: “ mi hanno rapita, picchiata e violentata”. Enfatizza molto i suoi racconti. Ogni volta li “colora” sempre di più togliendo dei particolari che magari non le piacciono, ma aggiungendone altri molto più scenografici, sottolineando di più il suo ruolo di vittima. La stampa da ampio risalto alla sua storia tant’è che vende i diritti della sua storia per farne scrivere diversi libri, ad una compagnia teatrale e per farci due film.
La storia di Aileen e dei sui sette omicidi diventa ancor più penosa quando una donna, rispondente al nome di Arlene Pralle, le scrive in carcere una lettera toccante. Dice di appartenere alla setta dei “Cristiani Rinati” e dichiara che a scriverle glielo ha comandato Gesù stesso. Le consiglia di cambiare avvocati, e si fa “nominare” sua curatrice; presiede a molti spettacoli televisivi dove dichiara che Aileen è una povera donna, troppo buona per aver potuto compiere quei crimini così sanguinosi, e che è vittima di congiure. Colpo di scena: Il 22 novembre del 1991 Arlene Pralle e suo marito diventano i genitori di Aileen, dichiarando che non avrebbero mai adottato una persona come lei se non fossero stati realmente convinti che era innocente e vittima delle indagini svolte dagli investigatori. Sull’altro fronte gli avvocati avvalorano la tesi della legittima difesa. Nonostante sia i genitori adottivi che gli avvocati avessero dalla loro parte una schiera di sostenitori, Aileen Wournos il 14 gennaio del 1992 viene condannata a sei pene capitali per altrettanti omicidi. Tentò di cambiare versione dichiarando che solo Mallory, che tra l’altro era già stato condannato a 10 anni per lo stupro di una donna, la violentò e che gli altri stavano cercando di farlo, ma ciò non cambiò la situazione. Mentre Aileen stava nel braccio della morte scrisse una lettera alla corte suprema dove dichiarava tutto il suo odio verso il genere umano e svelò non solo di essere stata contenta di aver ucciso, ma se ne avesse avuto ancora la possibilità lo avrebbe fatto di nuovo. Venne deciso allora di sottoporre la donna ad una perizia psichiatrica, l’esito finale fu che Aileen era in grado di intendere e di volere, e che ci sarebbe stata la seria possibilità della reiterazione del reato se fosse stata libera. Gli fu concesso di licenziare i suoi avvocati e di non e presentare nessun appello per la revoca della condanna a morte. Mercoledì 9 ottobre del 2002 alle ore 9.47 della mattina, Aileen Wuornos venne giustiziata con l’iniezione letale.
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