Harold F. Shipman, conosciuto da tutti come "Fred" o "Freddy", è nato a Nottingham nel 1946 in una famiglia operaia. La sua infanzia non ha grossi traumi, tuttavia non è stata quella che si potrebbe definire "normale". Era il secondo di tre figli e da sempre ha subito l'influenza di sua madre, Vera, per la quale era il prediletto. Nonostante tutto però, questa preferenza della madre nei suoi confronti, non gli portò alcun privilegio bensì gli costò tanti sacrifici. Fred doveva sempre vestire di tutto punto, a differenza dei suoi coetanei e dei suoi fratelli, che invece esibivano abbigliamenti più consoni alla loro età. Fred poteva frequentare solo amici scelti dalla madre e solo quando lei glielo consentiva. A scuola non aveva particolari problemi, riusciva bene negli studi senza tuttavia distinguersi in nessuna materia in particolare. L'unica attività in cui sembrava essere davvero bravo era il football americano, tanto che era un giocatore stimatissimo nella sua squadra. Ma tutti lo ricorderanno anche per il suo carattere spesso presuntuoso e discostante, che lo caratterizzerà anche in futuro sul lavoro.
Il trauma che lo segnerà a vita, e che farà di lui il più prolifico serial killer della storia, fu la lunga malattia della madre. Quando lui ha solo 17 anni, a sua madre viene diagnosticato un cancro ai polmoni. La sorella maggiore è già sposata, mentre il fratellino più piccolo di anni ne ha solo 13, per cui tocca a Fred prendersi cura della madre giorno per giorno. I dolori di cui soffe la madre sono lancinanti, e questo rende necessario da parte del medico di famiglia, iniettarle ogni giorno quantità sempre più massicce di morfina. Fred assiste così ogni giorno a questo crudele rituale, ed è praticamente impossibile che questa esperienza non l'abbia segnato negli anni a venire e che non abbia influito sulla sua decisione di diventare medico. L'agonia di Vera finisce il 21 giugno del 1963. Il decesso lascia un vuoto tremendo nella vita di Fred.
Decide di iscriversi alla facoltà di medicina di Leeds subito dopo il diploma, ma fallisce il primo test di ammissione. Al secondo tentativo però riesce a passare e nel settembre del 1965 entra in università. Qui durante il primo anno conosce e frequenta la diciassettenne Primrose Oxtoby, una ragazza che aveva avuto i suoi stessi problemi di infanzia, dominata da una figura materna molto autoritaria che controllava le sue amicizie. I due si sposarono quasi subito quando lei era incinta di 5 mesi. In tutto avranno 4 figli ed in casa fu sempre un padre affettuoso e al di là di ogni sospetto.
Il lavoro duro ed entusiasta del Dottor Shipman contribuì fortemente a ben integrarlo nel contesto sociale. Ma la sua carriera a Todmorden subì un improvviso arresto, quando cominciò ad avere strani e frequenti black-out. I suo colleghi furono fortemente dispiaciuti quando lui stesso svelò i motivi. Soffriva di una forma di epilessia, diagnosi che si era autocostruito per mascherare la reale causa di quelle convulsioni. Ma la verità venne presto scoperta. Marjorie Walker, un'addetta dell'ospedale, scoprì numerose incongruenze nelle entrate di sostanze stupefacenti all'interno dell'ospedale, e scoprì che il dottor Shipman prescriveva dosi altissime di petidina a diversi pazienti. Immediatamente venne creata una commissione di indagine per chiarire le circostanze. I risultati furono che nessuno dei pazienti che rientrava nella lista delle prescizioni, aveva mai chiesto ne ricevuto petidina durante le terapie.
Messo di fronte all'evidenza dei fatti, il dottor Shipman confessò che a fare uso degli stupefacenti era lui stesso. L'epilessia era solo una copertura per giustificare gli attacchi sempre più frequenti che aveva. In effetti in quel periodo era arrivato ormai ad iniettarsi dosi massicce, anche fino a 7 volte superiori al dosaggio massimo consentito in pazienti terminali. La conseguenza fu un allontanamento dall'ospedale e la sospensione dall'albo dei medici. Tuttavia il permesso di esercitare la professione non gli fu revocato del tutto così, dopo due anni di disintossicazione, venne assunto presso il Donneybrook Medical Center ad Hyde, nel nord dell'Inghilterra. Fu lui stesso, durante il colloquio di assunzione, ad ammettere i precedenti problemi con gli stupefacenti, dando però l'impressione che questi erano effettivamente fatti ormai appartenenti al passato.
La scia di morti ricominciò subito. Uno studio commissionato dal Dipartimento della Salute, dopo la scoperta del caso Shipman, concluse che il numero dei morti attribuibili al "Dottor Morte", come venne chiamato dai media, era verosmilmente vicino a 350 nell'arco di un periodo di 24 anni. Il primo sospetto, seguito da una denuncia, si deve ad Angela Woodruff, in seguito alla morte improvvisa della sua amata madre, Katherine Grundy.
La signora Grundy, morì il 24 giugno del 1998, ed il suo decesso fu un terribile shock per tutte le persone che la conoscevano. All'età di 81 anni, era una donna in perfetto stato di salute e con una dinamicità fuori dal comune. Era volontaria presso una locale comunità caritatevole ed una instancabile lavoratrice. Quel giorno, quando non si presentò all'Age Concern Club, subito apparve chiaro che qualcosa doveva essere successo, data la puntualità che aveva sempre mostrato negli anni. Quando dei conoscenti si recarono a casa sua, la trovarono morta, stesa sul divano, completamente vestita. Immediatamente chiamarono il suo medico curante, il dottor Shipman. Era l'ultima persona ad averla vista viva, poichè si era recato da lei qualche ora prima per un normale prelievo di sangue. Il dottore, quindi, constatò la sua morte e riferì alla figlia che un'autopsia era del tutto inutile, in quanto lui stesso l'aveva vista viva poco prima, e non c'erano segni di violenza sul suo corpo. Il sospetto nacque quando, poche ore dopo la morte di sua madre, la figlia stessa venne chiamata dagli avvocati che la informarono di avere il testamento della signora Grundy, dal quale si evinceva che l'arzilla vecchietta lasciava 386.000 sterline al dottor Shipman. Incredula, Angela volle vederci chiaro in tutta la faccenda e ben presto fru evidente che la firma di Katherine Grundy era chiaramente falsa.
Venne allora aperta un'indagine che portò alla riesumazione del cadavere. L'autopsia rivelò che la causa di morte era dovuta chiaramente alle altissime dosi di morfina presenti nei tessuti del cadavere. L'inchiesta si allargò immediatamente a macchia d'olio ed i casi aumentarono subito a 15. Riguardavano tutte morti improvvise, di pazienti anziani, che avevano ricevuto la visita del dottor Shipman qualche ora prima. Di questi 15 decessi, solo nove potevano ancora essere esaminati, in quanto negli altri sei casi, il dottor Shipman stesso, aveva consigliato i familiari a cremare il corpo dei loro congiunti, poichè non c'era alcun motivo per approfondire le cause del decesso. Inoltre, in tutti i casi le vittime erano state trovate completamente vestite, in poltrona senza alcun indizio che potesse far pensare ad uno stato di malattia precedente. Il coperchio ormai era stato sollevato e le indagini rivelarono ben presto altri particolari sconcertanti. Il solo dottor Shipman nell'anno 1997 aveva certificato la morte di 47 pazienti. La media nazionale si attestava su un numero ben inferiore, circa 7-8 pazienti deceduti ogni anno.
Il 29 settembre 1998 gli viene revocata la licenza medica ed il 5 ottobre dello stesso anno viene formalmente accusato di altri 3 omicidi. Shipman viene così arrestato e la sua carriera criminale finirà qui. Durante il processo vengono letti i risultati degli esami autoptici effettuati sui cadaveri. Il risultato è sempre lo stesso. In tutti i cadaveri sono state rinvenute tracce evidenti di morfina, uno dei pochi stupefacenti che resta nei tessuti per diversi anni dopo la morte della vittima. Il 31 gennaio del 2000, Harold Frederick Shipman viene condannato alla pena di 15 ergastoli consecutivi. Nel maggio dello stesso anno, la polizia riprende ad investigare su tutte le morti, in cui a constatare il decesso era stato Il dottor morte. Il risultato fu che probabilmente il numero dei morti reali causati da Shipman si aggira intorno ai 365, e che se dovesse aver cominciato negli anni del praticantato, probabilmente è anche superiore. Purtroppo queste resteranno solo delle supposizioni, anche se fondate, poiche lo stesso Shipman si suicida in carcere il giorno prima del suo cinquantottesimo compleanno. Era il 13 gennaio del 2004.
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