In una cittadina di circa 50.000 abitanti, nel Wisconsin, nel 1906 nasce il serial killer che più di ogni altro ha sconvolto l'opinione pubblica, tanto da ispirare numerosi film e romanzi horror. Si chiama Ed Gein e nasce in una famiglia degenerata in cui la madre ha l'assoluto controllo della casa, mentre il padre è una figura pressoche inesistente ed incapace di avere un ruolo nella famiglia e le sue giornate le passa in veranda a fissare la campagna ed a bere. E' l'ambiente ideale per far crescere un figlio e portarlo alla schizofrenia, dirà in seguito il suo biografo. La madre, Augusta, disprezza praticamente tutti in famiglia, a partire proprio dal marito George, dal quale però non si separa per un solo motivo. Augusta è una fanatica religiosa e, pertanto, non contempla il divorzio tra le possibili soluzioni di un matrimonio fallito. La famiglia Gein vive grazie ai guadagni di una piccola drogheria, che viene portata avanti sempre da Augusta. L'attività commerciale va abbastanza bene, tanto da consentire alla madre di poter acquistare una tenuta in una cittadina più piccola, Plainfield.
     Lo scopo di questo trasferimento era solo quello di poter consentire ad Augusta Gein, di poter controllare meglio i due figli, ai quali non permetteva di avere amici e di frequentare nessuno perchè, secondo il suo fanatismo, tutto il mondo era malvagio e le donne rappresentavano solo il peccato che poteva portare alla perdizione. Per dirla con parole sue, le donne erano tutte puttane, e l'unica pratica sessuale ammessa era quella finalizzata alla procreazione. I due fratelli, Ed e Henry, così riescono solo a frequentare la scuola, per il resto vivono pressoche isolati da qualsiasi contatto con l'esterno. Questo atteggiamento iperprotettivo crea una visione distorta del mondo, e comincia a creare i primi problemi ad Ed. I compagni di scuola ed i suoi professori ricordano il sorriso perenne che aveva sul viso e, spesso, veniva visto ridere di gusto da solo. Inoltre i suoi modi effemminati lo rendevano ancor di più bersaglio di tutti i bulli della scuola.
     Nella fase della pubertà, il soffocamento da parte della madre si fa più pesante. Al termine delle lezioni, Ed torna a casa dove come ogni pomeriggio è costretto ad ascoltare la consueta lettura della Bibbia, da cui Augusta trae i passi più cruenti del vecchio testamento in cui si parla solo di punizioni divine, morte e redenzione. Sempre in questo periodo della sua vita, Ed viene scoperto a masturbarsi nella vasca da bagno. Questo gli costerà dei bagni in acqua bollente per ottenere la purificazione dal peccato.
     Nel 1940, il padre George muore e da questo momento, l'altro fratello comincia ad avere forti litigi con la madre, finalmente si ribella e cerca di riappropriarsi della propria vita e consiglia al fratello di fare altrettanto e non seguire gli insegnamenti distorti. Ma per Ed questa è una cosa inaudita. Nessuno può contestare il pensiero della madre, nonostante lei lo additi sempre di essere un fallimento e di essere uguale a suo padre. Così, durante un incendio che nel 1944, si sviluppa nei pressi della fattoria, mentre tutti, compreso Henry e Ed, danno una mano per circoscrivere le fiamme, Henry scompare "misteriosamente". Ed corre a cercare aiuto, dichiara di aver perso di vista suo fratello a causa del fumo, ma poi è in grado di portare i soccorritori esattamente dove il corpo di Henry giace senza vita. Il cadavere viene trovato senza segni di ustioni e con diverse contusioni alla testa, ma nessuno pensa di aprire un'inchiesta e il caso viene archiviato come morte accidentale per probabile caduta.
     Nel 1945, si ha la svolta nella vita del futuro serial killer. In quest'anno muore infatti la madre Augusta. La gente ricorderà i singhiozzi convulsi di Ed al funerale. Ora è tutto solo ed è stato educato per non avere contatti con il mondo esterno, soprattutto con le donne, e a 39 anni è sicuramente vergine. Da quel momento le stanze care alla madre verranno letteralmente sigillate, tanto da essere ritrovate anni dopo in uno stato di perfetto ordine. Il resto della casa invece sarà un crescendo di sporcizia e sudiciume. A questo punto, nel 1967, tuttavia, nessuno ha ancora mai sentito parlare di Ed Gein. Fino al 16 novembre di quello stesso anno, quando scompare la commessa di un negozio del paese, Bernice Worden. I sospetti ricadono su di lui, così la polizia si presenta alla fattoria per un controllo di routine, inconsapevole della scoperta che farà di li a breve.
     Furono lo sceriffo Schley e il suo aiutante Butterman ad entrare in quella casa. Lo sceriffo ne uscì qualche minuto dopo urlando. Avevano trovato il corpo della commessa. Era morta, ed era appesa dalle anche al soffitto, rivolta verso il basso, decapitata e con un grosso squarcio nel ventre da cui erano stati tolti tutti gli organi interni. Ma non era tutto. Quando arrivarono i rinforzi per passare al setaccio la casa degli orrori furono ritrovate diverse teste che fungevano da cuscini sul letto, coprilampade e rivestimenti per le sedie fatte in pelle umana, parti superiori dei teschi utilizzati come zuppiere, un cuore umano in una pentola sulla stufa, una collana di labbra umane, un gilet fabbricato con vagine e seni femminili, altri articoli di abbigliamento confezionati con pelle umana ivi compresa una cintura agghindata con capezzoli. Ma in questo orrore era un intero guardaroba fatto di pelle. C'erano busti, gambe, braccia, visi mummificati e quant'altro per permettere a Ed di poter indossare un vero e proprio corpo femminile, come rituale di travestimento.
     Durante l'interrogatorio ammise di aver cominciato, dopo la morte della madre, a leggere libri sul nazismo, sulla tortura e sull'imbalsamazione. Il suo scopo era quello di resuscitare sua madre. Aveva anche preso l'abitudine di leggere i necrologi del giornale locale, in modo da potersi presentare di notte al cimitero per trafugare i cadaveri, portarseli a casa e poterli sottoporre a mutilazione ed essiccamento. Ammise anche che avrebbe voluto riesumare il cadavere della stessa madre ma di non esserci riuscito perchè sepolto sotto una pesante lastra di cemento. Confessò altri omicidi tra i quali quello di Mary Hogan, un'impiegata di una taverna del posto, scomparsa ben 13 anni prima, nel 1954. Con gli organi sessuali delle vittime mutilati, praticava atti di libidine, mentre pare che ciò non succedesse con i cadaveri riesumati perchè, da sua ammissione, "avevano un odore troppo cattivo".
     Ed Gein fu giudicato incapace di intendere e di volere ed internato a vita nell'ospedale psichiatrico criminale Central State Hospital. quando questa struttura divenne poi un carcere, fu trasferito al Mendota State Hospital, dove morì di cancro il 26 luglio 1984.

 

 

 

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